Non capita spesso di ritrovarsi dentro un libro.
E non in senso metaforico, ma proprio dentro un capitolo, con nome, cognome e anni di lavoro raccontati nero su bianco.
Nel libro di Chiara Faggiolani, “Libri insieme” si parla anche di me. Di gruppi di lettura e attività culturali che hanno attraversato città e fasi della vita: da Milano a Bari, dai book party del 2010 – quando leggere insieme era ancora un’idea strana – ai silent reading party di oggi, fino alla creazione del Collettivo Bandelle.
Leggere la mia esperienza accanto a tante altre, raccontata da una studiosa del calibro di Faggiolani, professoressa di biblioteconomia a La Sapienza, mi ha fatto effetto.
Un po’ come ricevere un piccolo risarcimento, un titolo, senza cerimonie ma con tutto il peso simbolico che certe conferme portano con se.
Non solo per la fatica di lavorare in un settore complesso, spesso precario e frammentato, ma anche per tutto il lavoro invisibile che si fa quando si mettono insieme le persone attorno ai libri: la cura, l’ascolto, il tempo, le incertezze. Lavorare nel mondo della lettura è bellissimo, ma anche faticoso, spesso invisibile, quasi sempre fragile.
C’è un filo che tiene insieme tutte queste esperienze: un movimento fatto di persone che stanno cercando di costruire qualcosa. Una comunità diffusa che ogni giorno si impegna, con costanza quasi testarda, per portare avanti una battaglia che a volte sembra contro i mulini a vento.
In un Paese dove ogni trimestre ci dice che si legge meno, che si comprende meno, che si compra meno.
Eppure, ci siamo. Sui terrazzi, nelle biblioteche, nei bar, nei salotti, nelle librerie, nei ristoranti. A credere che leggere insieme non sia solo un passatempo, ma un modo per cambiare lo sguardo sulle cose.
Vedere tutto questo dentro un libro – e non solo dentro il mio Mac – mi ha fatto sentire che qualcosa rimane, che una traccia esiste e può essere, forse, sistematizzata, diventare un modello, a disposizione di tutti e tutte.
Il libro esce oggi, per gli Editori Laterza (per cui ho anche curato la strategia digitale, pochi anni fa): leggetelo, se avete voglia di fare un viaggio in questa rivoluzione silenziosa che attraversa l’Italia.


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